domenica 26 giugno 2011

Il dito (nella monnezza) e la luna


La raccolta differenziata dei rifiuti porta a porta è appena partita in un quartiere di Cesena (finalmente!) e già arrivano le prime scontate lamentele. A noi italiani riesce molto facile il lamento con sentenza allegata, piuttosto che fornire indicazioni utili e collaborare per risolvere i problemi.

Ci terrei a precisare questa sottile e fondamentale differenza: il lamento è diverso dalla segnalazione costruttiva, il primo è legato alle esigenze di sfogo della sfera emotiva, per espellere un'insofferenza, il secondo è indice del desiderio di mostrare una difficoltà oggettiva, senza un giudizio approssimativo, ed è un invito ad essere sostenuti da qualcuno che ha più autorità decisionale di noi.

Mentre il lamento è soddisfatto dal solo atto di farlo, la segnalazione esige una risposta ragionata, quindi ci si prodiga a fornire dati ed esempi, il più delle volte includendo nella richiesta anche il germe per la possibile soluzione al problema.

Stamattina (25 giugno 2011) è uscito un articolo sul Resto del Carlino dal titolo Rifiuti: problemi all'Oltresavio di Francesco Ciotti che a mio avviso tende a rientrare nella categoria del lamento, apparentemente al solo scopo di sostenere il concetto che il Porta Porta "è una roba che non serve". Ovviamente senza nessun esempio o argomento specifico a cui appoggiarsi, il che avrebbe ovviamente prefigurato una segnalazione utile.

Tutto ciò fa riflettere sul comportamento di molti giornali, che preferiscono evidenziare lamenti anzichè pubblicare segnalazioni, ma non possiamo biasimarli. I giornali usano troppo spesso la notizia per indicare il dito (nella monnezza) piuttosto che la luna, scambiando questa per informazione.

La luna, quando si parla di raccolta differenziata, è il risultato operativo. Si sono ottenute riduzioni consistenti dei rifiuti? Si sono creati circuiti virtuosi per rendere le persone più consapevoli di come trattare responsabilmente i materiali post-consumo ? Siamo riusciti ad aumentare la raccolta differenziata così da allontanare, almeno per un po, la necessità di ricorrere a nuove discariche ? Abbiamo utilizzato meglio i soldi del contribuente ?

Il dito invece è mezzo usato, cioè il Porta a Porta, strumento (perfettibile) per indicare la nuova direzione dove bisogna arrivare, quella della riduzione del rifiuto alla fonte. Se l'informazione è solo segnalare che il dito è sporco (di monnezza) perché magari si è saltato un ritiro in alcune abitazioni, allora qualcosa nell'informazione non ha funzionato.

Se non sono passati a ritirare bene segnaliamo e risolviamo questo disagio, invece di urlare allo scandalo, perchè altrimenti il fine sembra quello di tagliare il dito, dando spazio in maniera strumentale ai detrattori del Porta Porta, che non aspettano altro che cittadini esacerbati per dimostrare di avere avuto ragione.

La ragione invece ce l'ha chi riesce a stabilire quali effetti sono stati prodotti, magari saranno troppo scarsi per la spesa sostenuta, oppure saranno buoni al di la delle aspettative, ma per avere questi riscontri occorre come minimo lasciare funzionare il sistema un po di mesi, e lavorare costantemente per migliorare le storture del servizio. I giapponesi chiamano questo spirito 'KAIZEN', il miglioramento costante.

A quanto sappiamo dalle tante ricerche che il MIZ ha compiuto, il Porta a Porta rimane il sistema più usato, in tutto il mondo, per ridurre il problema dei rifiuti a basso costo, alta efficienza, basso dispendio di energia, alta soddisfazione della popolazione. Cerchiamo piuttosto di migliorarlo!

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