venerdì 3 giugno 2011

Andrea Segrè a Cesena Martedì 7 Giugno

In Italia sprechiamo cibo. Non c’è crisi economica che ci salvi: nel bidone della spazzatura ci finiscono ogni anno 20 milioni di tonnellate di cibo buono per un valore pari al 3% del PIL italiano e che sfamerebbe oltre 44 milioni di persone. 

E’ sconcertante e ne scrive senza aforismi, ipocrisie e buonismi Andrea Segrè preside della Facoltà di Agraria all’Università di Bologna e economista che ha redatto il dossier Il libro nero dello spreco in Italia: il cibo, scritto con il ricercatore Luca Falasconi. Segré conosce bene lo scialo del cibo buono essendo anche presidente di Last Minute Market, l’associazione che sfama i bisognosi proprio con il cibo recuperato.

Ebbene, Segré analizza la filiera del cibo e non assolve nessuno: tutti, dai produttori ai trasformatori, distributori, consumatori sono coinvolti e responsabili; tutti sprecano cibo che arrivi da filiera corta o da filiera lunga

Dunque nell’attesa che la società si riorganizzi cogliendo l’occasione di una crisi mondiale dei consumi come trampolino di lancio verso stili di vita meno spreconi ma più sobri e sostenibili, ognuno di noi tra le mura domestiche può adottare la propria personale sostenibilità: non sprecare.

Come? Imparando a scegliere cosa acquistare tenendo presente che è meglio comprare prodotti con pochi imballaggi; acquistare solo quello che ci serve; imparare a consumare meno. 

Andrea Segrè sarà a Cesena Martedì 7 Giugno al cinema San Biagio, a partire dalle 20:30, per l'ultimo appuntamento promosso dal MIZ del ciclo di incontri "Non siamo nati ... per rifiutare".

Parleremo dell'esperienza dei Last Minute Market, ma anche di referendum. E' prevista infatti la partecipazione del forum per l'acqua pubblica, oltre al progetto compostuter e una mostra fotografica sullo spreco degli imballaggi. Infine, a sorpresa, alcune pillole di teatro civile dell'attore Roberto Mercadini.

Fonte: Ecoblog

Nessun commento:

Posta un commento

Lascia un tuo commento se desideri contattare l'autore del post o discuterne il contenuto. Ricorda che sebbene la censura non piaccia a nessuno e i commenti non siano moderati mi riserberò il diritto di cancellarli qualora il contenuto sia volgare, irrispettoso, diffamante, off-topic, o semplicemente inappropriato.