domenica 29 maggio 2011

Carla Poli e Patrizia Gentilini a Cesena il 1 Giugno


Promosso dal Movimento cinque stelle di Cesena, nella sera di mercoledì 1 Giugno al palazzo del capitano si terrà un atteso appuntamento dal titolo "Bruciare il rifiuto, io mi rifiuto", con la partecipazione di Carla Poli del centro riciclo di Vedelago e Patrizia Gentilini della associazione nazionale medici per l'ambiente (ISDE). 

Entrambe queste donne così caparbie si battono per una moratoria totale sull'incenerimento dei rifiuti.

Carla Poli lo fa mettendo in pratica, da imprenditrice, la sua visione su come dovrebbe essere realizzato un indotto del recupero capace di valorizzare oltre il 95% di quanto raccolto (senza la parola "Termo" davanti).

Patrizia Gentilini, combattiva onco-ematologa e studiosa delle malattie da polveri sottili, (epici suoi accesi diverbi con il sindaco di Firenze Matteo Renzi), lo fa illustrando i rischi sanitari che la scelta dell'incenerimento comporta, che a suo parere da evitare assolutamente  fino a quando non si saranno esaurite tutte le altre opzioni alternative. 

Per ulteriori informazioni, si può consultare la pagina facebook di promozione dell'evento.

sabato 28 maggio 2011

Festa del riciclo al magazzino parallelo

Dalle ore 16 di Sabato 28 Maggio fino a notte inoltrata, il Miz sarà presente alla festa del riciclo promossa dagli amici del Magazzino Parallelo.

Nel piazzale del magazzino parallelo si potranno seguire laboratori e dimostrazioni per adulti e per piccini. Dalla pecora al maglione, all'Oggetto in feltro, ciclo e ri-Ciclo della lana, tintura naturale con le piante, costruzione di sgabelli di cartone (che vi sosterranno!), una cotta di birra artigianale (a cura di mobi, movimento birraio italiano), il piccolissimo mercato del biologico, la bottega dell'Equo, ciclofficina popolare girasole, il progetto rivestiti dove poter scambiare abiti usati, e tanto altro ...

Fra le tantissime attività, da segnalare un esperimento di democrazia diretta dal titolo "La parola al cittadino", promosso dai ragazzi del forum acqua pubblica.

Insomma, tantissime attività divertenti utili e sostenibili, a dimostrazione che anche con poche risorse si possono fare tante cose stimolanti, fra amici, per il buon vivere.

Per info: vedi il volantino

mercoledì 25 maggio 2011

La battaglia dei sacchetti di carta


Nella immagine un raffronto fra il kit di raccolta dell'umido distribuito a Cesena (sinistra) e quello distribuito a Forlimpopoli (destra)

Sempre più città romagnole hanno in cantiere o stanno già utilizzando sistemi di raccolta domiciliare porta a porta, dove spetta al cittadino l’onere di separare all’interno della propria abitazione i materiali da avviare a riciclo. In particolare, tanta attenzione è stata rivolta allo smaltimento corretto degli scarti organici, che da soli rappresentano oltre il 40% in peso di quanto prodotto dalle famiglie e che verranno avviati al compostaggio.


Forlimpopoli, Forlì, Cesena, Bertinoro, sono tutte partite con progetti di raccolta domiciliare spinta che includono la frazione organica, ma ogni territorio fa storia a se, manca infatti un progetto che uniformi il servizio nei vari comuni coinvolti e permetta reali economie di scala sui kit di materiali distribuiti gratuitamente ai cittadini (bidoncini, sacchetti, materiale informativo). 

Caso emblematico è quello della dotazione dei “sacchetti di carta per la raccolta dell’umido”. Forlimpopoli utilizza un tipo più costoso, con certificazione verde FSC e doppiofondo rinforzato antisfondamento, distribuito gratuitamente alle famiglie. Cesena utilizza invece un sacchetto piuttosto economico, senza certificazioni particolari, senza doppiofondo, di dimensioni incongruenti rispetto al bidoncino da sottolavello in dotazione, decidendo tra l’altro che saranno i cittadini a pagarlo (all’interno del kit gratuito distribuito in questi giorni al quartiere oltresavio sono inclusi in dotazione solo 50 sacchetti, sufficienti per sei mesi di raccolta). Forlì e Bertinoro stanno in mezzo, con soluzioni alternative di qualità intermedia.

C’è da chiedersi il perché di tutte queste differenze, proprio sull’umido che è tipicamente la componente che maggiori problemi può portare alle famiglie. Durante la conferenza stampa di presentazione del progetto porta a porta a Cesena del 25 Maggio, i dirigenti di Hera (fra cui il consigliere “Sacchetti”, nome omen) invitano i cittadini ad utilizzare prevalentemente i sacchetti per il pane e le proprie sportine in bioplastica, quelle distribuite nei negozi. 

A parte considerazioni sulla fragilità di sacchetti o sportine non adatte a contenere umido, utilizzare un sacchetto traspirante appositamente studiato è premessa indispensabile per fare evaporare correttamente l’acqua contenuta nel rifiuto organico e limitare così alla radice la formazione di cattivi odori. I sacchetti di plastica, seppure in “mater-bi” ecologico, non consentono infatti la traspirazione, quindi non sono adatti per conservare l’umido a lungo. Inoltre, gli impianti industriali di compostaggio non riescono a degradare le bioplastiche per produrre il compost. Dopo la vagliatura nella stazione di compostaggio, questi sacchetti finiranno purtroppo per essere comunque avviati verso l’inceneritore.

Altro punto oscuro nella battaglia dei sacchetti di carta è il loro costo “reale” per il cittadino. Praticamente nessun assessore all’ambiente ha nozione di quanto possano costare all’ingrosso, dato che la fornitura è gestita direttamente da Hera (vincitrice della gara ad evidenza pubblica), nei bilanci di Hera infatti non c’è alcuna traccia di tale voce. Buona prassi vorrebbe che i comuni monitorassero attentamente le spese, poi riversate in tariffa, ma in mancanza di alcun dato è lecito il sospetto che Hera questi sacchetti li paghi pochissimo (senza pretendere la qualità dovuta), siano venduti ai cittadini a prezzo maggiorato,  per poi essere ulteriormente caricati come “altri costi non specificati” all’interno dei bilanci di igiene ambientale dei comuni, a prezzo completamente gonfiato.

Non c’è motivo per credere che il servizio fornito da Hera non si riveli efficace, ma occorre trasparenza e vigilanza sui bilanci dei servizi di raccolta, per impedire “furberie” e indebiti costi ricaricati sulle bollette dei cittadini. I comuni devono pretendere di poter ispezionare i bilanci forniti da Hera anche su piccole voci come i sacchetti di carta, senza contratti “a scatola chiusa” e dati aggregati, altrimenti il ruolo di garanzia verso il cittadino potrebbe venire meno, cosa di cui gli utenti si accorgeranno solo al momento di pagare la bolletta.

 Sacchetto di Forlimpopoli, rinforzato e con doppiofondo

Sacchetto di Cesena, più leggero e senza rinforzo

N.BIl MIZ si sta dotando dei vari kit per la raccolta dell'umido distribuiti nelle varie città romagnole per effettuare in proprio delle prove comparate sul materiale e sulla qualità del servizio, fra qualche settimana un completo report fotografico.

martedì 24 maggio 2011

Camilla Wanted


Come alcuni di voi ricorderanno, Febbraio è stato un mese assai "caldo" per Cesena, con i commercianti sulle barricate per chiedere a gran voce al sindaco nuovi parcheggi, come se solo da questo dipendesse la prosperità dei loro esercizi. 

Un po per controbilanciare questa assurda levata di scudi, un po per dimostrare come il centro appartenga anche ai pedoni e ai ciclisti, come pure a tutti coloro che vogliono vivere in un centro meno inquinato e mercificato, avevamo promosso con varie associazioni ambientaliste l'iniziativa c'entro in bici.

Durante la manifestazione a cui anche il MIZ (e la sua immancabile mascotte Camilla) hanno partecipato, fra gli sguardi perplessi e divertiti dei passanti, è capitato l'atto arrogante di un commerciante che aveva evidentemente l'intenzione di farcela pagare.

Così è stato, secondo il verbale che ci è stato recapitato qualche settimana fa da un messo comunale, in cui si contesta la violazione di abbandono di animale, o meglio di non aver adottato i provvedimenti di legge per impedirne la fuga! In pratica, 100 euro di multa perchè era senza guinzaglio alla testa del corteo.

A parte la viltà di un atto del genere (lasciatemi togliere questo sassolino), ciò è sintomo del fatto che la manifestazione ha davvero colto nel segno, denunciando l'ipocrisia di chi usa il centro storico a proprio uso e consumo, trincerandosi dietro a presunti diritti acquisiti e pontificando sulle necessità di questo o quel parcheggio.

Se la prendessero con le periferie urbanisticamente degradate e zeppe di anonimi centri commerciali, se la prendessero con leggi che regolano le attività degli esercizi pubblici, burocratiche e farraginose. Prendersela con gli ambientalisti e i loro piccoli animali non fa certo loro onore ne rende giustizia alla loro battaglia di retroguardia.

P.S. Ovviamente ho pagato, ma l'autore della delazione si beccherà l'inesorabile e inamovibile maledizione del motorino.

mercoledì 18 maggio 2011

Rieletto Vincenzo Cenname, sindaco virtuoso licenziato da Maroni

Era l’Agosto 2010, e Vincenzo Cenname, primo cittadino della virtuosa Camigliano, veniva in appena 10 giorni rimosso dalla sua carica, per l’applicazione della famigerata legge 26/2010 “Disposizioni urgenti per la cessazione dello stato di emergenza in materia di rifiuti nella regione Campania“. Si era infatti rifiutato, con la disobbedienza civile, di restituire alla provincia la gestione locale del servizio rifiuti. Ne abbiamo parlato ampiamente in un precedente post. 

Massimo Gramellini, così commentava:
alle spalle non ha né la destra né la sinistra, ma una laurea. Sulle spalle una testa. E dentro la testa un sogno: trasformare il suo borgo in una Svizzera col sole. Mette le luci a basso impatto energetico al cimitero e i pannolini lavabili all’asilo nido. Si inventa una moneta, l’eco-euro, spendibile solo in paese, con cui ricompensa i bambini che portano a scuola il vetro da riciclare. Giorno dopo giorno, senza alcun aumento dei costi, cattive abitudini inveterate si trasformano in comportamenti virtuosi, mentre la raccolta differenziata raggiunge percentuali scandinave.

Vincenzo Cenname era stato cacciato manco fosse un pericoloso sovversivo, ora i cittadini lo hanno rieletto in modo plebiscitario.

Fonte: 9online

martedì 17 maggio 2011

Ed ora, pensiamo anche ai referendum

Tutti presi dalla campagna elettorale, ci siamo già dimenticati che fra poche settimane, precisamente il 12 e 13 Giugno,  si terranno quattro importantissimi referendum.

La splendida notizia, che forse non vi daranno nei TG, è però che al referendum consultivo svoltosi in Sardegna e che chiedeva: "Sei contrario all’installazione in Sardegna di centrali nucleari e di siti per lo stoccaggio di scorie radioattive da esse residuate o preesistenti?", il 98,14% dei votanti ha risposto SI.

Un plebiscito e un'ottimo auspicio per il voto del 12-13 Giugno. C'è persino chi ha detto scherzosamente... meglio sardi che mai.

P.S. Anche le forze di centro-sinistra, appena premiate alle amministrative, se vogliono distinguersi dalla massa informe dei "moderati", devono convenire che affrontare i referendum con coraggio è oggi una scelta di civiltà. Quindi promuovete attivamente il referendum e portateci a votare in massa, invece di dar solo la colpa alla rai!

Se il quorum non verrà raggiunto, almeno nessuno potrà rinfacciarvi la colpa di non averci seriamente provato.

lunedì 9 maggio 2011

A Cesena un corso sul compostaggio domestico

A molti di noi "ambientalisti" piace vantarci di praticare una buona raccolta differenziata separando accuratamente gli scarti di cucina (umido) dal resto dei rifiuti. Spesso purtroppo siamo costretti a conservare il materiale per svariati giorni all'interno della nostra abitazione, in un bidoncino poco areato. Poi, prima che inizino a fare cattivo odore, li portiamo in strada e li gettiamo nel cassonetto (quello marrone, mi raccomando). Un mezzo a motore verrà a prenderli e li trasporterà per svariati chilometri alla più vicina stazione di compostaggio. Qui un impianto di tritovagliatura è pronto a separare le inevitabili sportine e altro materiale non idoneo, destinandoli all'inceneritore. Infine dovranno essere essiccati per ridurne il tasso di umidità.

Buona prassi ambientale vuole che almeno alla fine dell'intero procedimento i materiali "umidi" vengano messi a maturare per la realizzazione del compost, mentre ciò che rimane dal setaccio fine per la separazione del terriccio utile venga utilizzato tipicamente come materiale per ricoprire le discariche.

Dove sta il problema in tutto questo procedimento ? Nel fatto che in tutti i vari passaggi non abbiamo in sostanza fatto molto più che trasportare grandi quantità di acqua da un luogo all'altro

Si, perchè "umido" significa null'altro che "materiale organico ad alto contenuto di acqua". E trasportare acqua costa tanta energia, poichè l'acqua è come noto un materiale molto pesante (ben un kg per ogni litro!), quindi in soldoni l'intero processo consuma petrolio (per i mezzi di trasporto impiegati e per l'essiccatura) producendo inevitabilmente inquinamento e consumando risorse. Ciò insegna che a volte scelte che sembrano sensate si rivelano in realtà non così ottimali.

Come dovremmo comportarci invece con gli scarti organici ? E' ovvio, esattamente come facevano i nostri nonni, ovvero lasciarli asciugare nel luogo di produzione ed utilizzarli per gli animali e per le piante. Questo significa semplicemente fare il compostaggio domestico. L'acqua evapora, e di acqua è composto oltre il 30% dei rifiuti che produciamo, ciò è equivalente a una riduzione del 30% dei rifiuti alla fonte!

Dato che non è realistico pensare di dotare ogni singola famiglia di una compostiera, esisterà comunque la necessità di una versione "industriale" del procedimento, come ad esempio il nostro impianto di compostaggio di Romagna Compost, che permette di produrre energia elettrica dal metano liberato.

Esistono però anche tante realtà, soprattutto nel nord europa, dove sono adottate compostiere da condominio, oppure impianti collettivi fai da te, infine compostiere pubbliche per giardini o mense scolastiche. Servono entrambi gli approcci, perchè l'eliminazione del rifiuto "alla fonte" deve restare una priorità, anche se dal rifiuto si può recuperare (poca) energia.

Per imparare i trucchi del mestiere e trasformare in pochi mesi gli scarti di cucina in terriccio fertile, vi invitiamo Venerdì 13 Maggio alla serata informativa con Federico Valerio, direttore del Dipartimento di chimica ambientale dell'Istituto tumori di Genova. L'incontro si terrà nella sala Auser in corso Ubaldo Comandini 7 alle 20.30, per parlare di “Compostaggio domestico e industriale”. E' lui il secondo ospite del ciclo di incontri “Non siamo nati per …...rifiutare”, promosso dal Miz-Movimento Impatto Zero in collaborazione con il Comune di Cesena, Compostuter, Comitato per l'acqua di Cesena e Comitato Lasciateci l'aria per respirare.

Valerio illustrerà la nuova edizione del suo “Corso di compostaggio domestico”, guida realizzata per Italia Nostra (di cui è presidente della sezione di Genova) e che illustra come produrre compost di ottima qualità senza l'inconveniente di odori sgradevoli.

Compostaggio domestico e industriale non sono pratiche in alternativa ma sono di reciproco complemento per una corretta gestione ambientalmente compatibile dei materiali post consumo, gran parte dei quali bio-degradabili.