giovedì 3 settembre 2009

Sale la protesta per l'iva non dovuta ad Hera

Secondo quanto riporta il giornale "la voce", sono già circa 300 i Cesenati che si sono informati presso le associazioni per richiedere il rimborso dell'IVA ingiustamente versata ad Hera per la tariffa di igiene urbana. Pare che questa violazione sia sussistita per almeno 10 anni, pertanto il rimborso dell'iva non dovuta per tutto questo periodo porterebbe ad una entrata extra non indifferente per i cittadini. Adoc a Cesena (associazione per la difesa dei consumatori) ha già raccolto le oltre 300 istanze di rimborso dei cittadini, fornendo moduli prestampati per la richiesta. La somma media da restituire pare ammonti a qualche centinaio di euro.

La sentenza numero 238/2009 della Corte Costituzionale è chiara: si può chiedere il rimborso dell'IVA che non risulta dovuta!

Spero non vada a finire come per la questione della tassa sui depuratori. La Corte costituzionale aveva deliberato ad ottobre 2008 che la tassa sulla depurazione non era dovuta se non esisteva l'impianto di depurazione, sono partite un sacco di richieste di rimborso da parte dei cittadini. Senonché qualche mese dopo è uscita una legge su tutt'altra materia in cui è stato inserito un articolo che consentiva ai gestori di non rimborsare nulla ai richiedenti in quanto bastava che fosse depositato il progetto di costruzione dell'impianto di depurazione perchè fosse esigibile la tassa. Una cosa da folli.

Il movimento consumatori FC ci informa che anche a San Piero in Bagno il circolo Salvador Allende aveva raccolto 250 richieste di rimborso spedite ad Hera e si son trovati beffati.

E' dura fare valere i diritti dei consumatori, se anche in presenza di sentenze esecutive si riesce comunque a trovare l'inghippo, passare la festa e "gabbare lo santo".

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