sabato 27 giugno 2009

Cura dimagrante in vista della crisi, intanto consumate gente

Che ci piaccia oppure no, la tecnologia è solo un motore, che per funzionare ha bisogno di carburante, e questo è dato dalle risorse naturali (in gran parte purtroppo non rinnovabili).

Il concetto é spiegato molto bene a grandi linee anche qui (un link a caso fra mille).

Quindi, preservare le risorse è un imperativo categorico per farle durare più a lungo, e magari sperare che il progresso riesca nel suo vero scopo ultimo, che è quello di sostituire una risorsa non rinnovabile con un altra equivalente che permetta di mantenerci nello stesso livello di comodità, servizi, salute.

Purtroppo, non si vede attualmente niente all’orizzonte che possa sostituire anche solo lontanamente il petrolio, se volessimo farlo ora utilizzando esclusivamente le energie rinnovabili sarebbe una grossa delusione, poiché non saremmo in grado di soddisfare i consumi attuali con quel "nuovo" carburante, cioè sarebbe impossibile fare andare il prodigioso motore del “progresso” con la velocità assurda con cui è avanzato recentemente.

Eppure, dobbiamo in qualche modo farlo, perchè il picco del petrolio sta arrivando inesorabile e lascia all'umanità sempre meno tempo per cercare degni sostituti. Se state pensando al nucleare, vi arriverà un altra grande delusione.. Il nucleare è cosa non rinnovabile, pertanto al di la dei seppur gravi problemi di costo e di inquinamento può allungare l’agonia della civiltà solamente per due o tre decenni, che è un niente nella scala dei fatti umani, è quindi purtroppo una strada senza uscita.

Possiamo però contrastare la concezione dominante di progresso "energivoro", rallentandolo volutamente e consciamente, indirizzandolo verso il risparmio energetico e la sistematica chiusura di tutti gli sprechi, e per farlo serve MOLTA PIU’ TECNOLOGIA che per accelerarlo ancora di più. Questo ci farebbe guadagnare tempo prezioso, ma occorre andare controcorrente rispetto a quanto tutti vogliono fare oggi, mentre invocano il mito della crescita infinita, cioè consumare e buttare. L'idea che il progresso significhi consumare è quella che potrebbe portare a bruciarci tutta l'energia disponibile in meno di una mezza generazione.

La soluzione si chiama decrescita, o cura dimagrante, o sobrietà autoindotta come dir si voglia, e dovresti volerla come amica, perché oggi ti crogioli con il SUV e ti rimbambisci davanti alla tv sognando i viaggi spaziali, domani avrai una vanga in mano per dissodare le patate, se ci va di lusso. E lo dice uno che non è affatto pessimista.

W il Berlusca che annuncia tronfio che la crisi è finita e che possiamo ritornare a consumare e spendere soldi, e che i catastrofisti vanno zittiti! Che memorabile visionario.

Update: Come è d'uso fare, Berlusconi ha appena smentito di voler cucire la bocca ai catastrofisti.

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