mercoledì 27 maggio 2009

La scheda su Cesena


Condensare i fatti salienti di una Città non è un compito banale, si rischia sempre di semplificare oltremisura una realtà che necessariamente è molto più complessa di quanto una manciata di dati statistici possa fare trasparire. Ci sono però indicatori che hanno un significato intrinseco e che non possiamo sottovalutare, proviamo a riassumerne alcuni:
  • 3500 appartamenti sfitti e 6000 nuovi appartamenti in costruzione, pari a 252Km2 di consumo di territorio, senza contare gli innumerevoli abusi edilizi sulle colline.
  • 474 richieste di case popolari, solo 16 assegnate nel 2008, nell'arco di ben 10 anni assegnate solo 150 case popolari, mentre i palazzinari costruiscono interi nuovi quartieri.
  • Acqua pubblica monitorata per ben 2000 volte all'anno ma analisi mai pubblicate se non in forma di inutili medie semestrali.
  • Utilizzo improprio dell'acqua dei pozzi al limite della potabilità con miscelazioni poco trasparenti con quella di buona qualità proveniente da Ridracoli. Si mescolano veleno con acqua pura e si ottengono erogazioni di acqua pubblica appena accettabile.
  • Numero di sforamenti dei PM10 che supera ogni due mesi il bonus dell'intero anno.
  • Vecchie discariche da bonificare o ampliare per milioni di euro (Rio Eremo, Busca), il cui costo alla collettività non è mai stato correttamente computato nelle tariffe del gestore, il quale nel frattempo rinnega metodi come il porta a porta che permetterebbero di limitare questi costi occulti anzichè rigirarli al cittadino in altre forme.
  • Ben 84000 auto per 95000 abitanti, con una densità di automobilisti sul territorio fra i primi in Italia e assai superiore a quello della città di NewYork.
  • Parcheggi multi piano (CAPS) e a raso spacciati per riqualificazione urbanistica del territorio, ovviamente la cui realizzazione è affidata sempre ai soliti imprenditori noti a cui tutto sembra concesso (Trevisani & c.).
  • Aree verdi programmate per i nuovi insediamenti urbani che sono tali solo nelle simulazioni patinate al computer, mentre in realtà sono solo aiuole cittadine e abbellimenti per strade e parcheggi.
  • Episodi serpeggianti di razzismo, xenofobia, precariato e sfruttamento intensivo dei lavoratori stagionali per la troppa concentrazione di produzioni avicole e di ortofrutta.
Ci sono anche tanti aspetti positivi ovviamente, come la capillare rete di volontariato e di protezione sociale, una buona coesione fra gli strati sociali economici più fragili, una fiorente attività di commercio, un ambiente culturale di buon livello, una elevata quantità di ricchezza da redistribuire, un ecosistema fatto di produzioni locali di qualità in netta espansione, ma si sa come alle cose buone ci si fa presto l'abitudine.

Si potrebbe continuare, ma ci fermiamo qui. La prossima amministrazione avrà davvero un bel po di gatte da pelare per raddrizzare l'andazzo di questa città e valorizzarne adeguatamente i tanti aspetti potenzialmente positivi, specialmente dal lato della trasparenza e tutela dell'ambiente.

Nessun commento:

Posta un commento

Lascia un tuo commento se desideri contattare l'autore del post o discuterne il contenuto. Ricorda che sebbene la censura non piaccia a nessuno e i commenti non siano moderati mi riserberò il diritto di cancellarli qualora il contenuto sia volgare, irrispettoso, diffamante, off-topic, o semplicemente inappropriato.