martedì 28 ottobre 2008

Secretata la commissione comunale sul caso Amadori

E' passato ben più di un anno da quando abbiamo accennato riguardo ai malori dei lavoratori Amadori. Non solo essi continuano a verificarsi, ma malgrado i ripetuti interventi all'interno dell'azienda ancora non si riesce a tirare fuori un ragno dal buco. E' dovuto nascere un nuovo comitato spontaneo di lavoratori per cercare di smuovere le acque e riuscire così a riproporre all'attenzione della giunta quello che oramai si appresta a diventare il "caso Amadori".

I numeri fanno accapponare la pelle, oltre 140 lavoratori vittime di malori e svenimenti, solamente due casi riconosciuti come malattia professionale dall'Inail. Amadori è intoccabile, la salute non è evidentemente una priorità.

Oltre il danno la beffa, come anche Stefano Severi fa notare nel suo articolo, proprio ora che la vicenda approda in consiglio comunale per una apposita commissione consiliare, si è deciso di secretare la commissione e renderla a porte chiuse, come se fosse un match calcistico al quale si prevedono orde di facinorosi ultras disturbatori della quiete pubblica. Voci di corridoio vedono invece Amadori chiedere alla giunta, sempre chinata a 90° quando si tratta di poteri forti, un vero e proprio diktat: "O si fa a porte chiuse oppure Amadori non viene".

Bene hanno fatto quindi i ragazzi del Meetup di Cesena a denunciare l'accaduto e scrivere al sindaco Conti, (l'articolo potete leggerlo nell'immagine soprastante), ciò non cambia però le cose, la commissione in barba ai regolamenti comunali è stata secretata tramite passaggio al voto dei consiglieri. La cosa è in effetti prevista dallo statuto, ma limitatamente a casi eccezionali e ben motivati da necessità di tutela della privacy.

Quale privacy si dovrà mai tutelare, dato che la composizione della commissione è già nota a tutti ? Fortunatamente, grazie ad una mediazione effettuata dai repubblicani di DiPlacido, si è riusciti ad includere nella commissione, pur secretata, il neonato comitato avicoop, sicuramente ben più attivo e motivato della triade dei sindacati confederati, che assai poco hanno fatto per inchiodare Amadori davanti alle sue responsabilità.

La commissione comunale a porte chiuse si riunirà pertanto Mercoledì 29 ottobre, alle ore 20:30.

Per quanto inibita la presenza fisica dei cittadini, il sindaco Conti non potrà certo sigillare una ad una le orecchie dei consiglieri e dei sindacalisti presenti, si prevede infatti una manifestazione piuttosto "rumorosa" sotto il loggiato comunale, come protesta per questa assurda quanto scandalosa mancanza di trasparenza e di democrazia. Queste cose non devono più succedere!

Questo è l'appello congiunto sottoscritto dalle varie associazioni presenti sul territorio:

Movimento Impatto Zero, Meetup di Cesena, Comitati “Lasciateci l’aria per respirare”e “Le Vigne”, Tavolo di Cesena, Clan-destino e Ass.Punto Zero di Forlì non approvano la convocazione a porte chiuse della Quarta Commissione Consiliare del Comune prevista per il 29 Ottobre. L’intento è quello di affrontare gli aspetti relativi ai malori dei lavoratori del Gruppo Amadori senza la presenza del pubblico e dei giornalisti. La decisione assunta - un vero e proprio precedente - rappresenta a nostro avviso una violazione della legalità (art.77, 2° comma dell’art. 21 del regolamento comunale) , una ferita profonda alla democrazia istituzionale. Infatti la legge e il regolamento per il funzionamento del Consiglio e delle Commissioni Consiliari prevedono che “le porte chiuse” possano essere invocate solo su questioni attinenti alla privacy delle persone: la vicenda in questione non rientra all’interno di questi vincoli a nostro avviso, ne è stata comunicata nessuna motivazione a riguardo. Il sindaco Conti, insieme a tutti i consiglieri, ha sempre invocato la trasparenza tra il Comune e la cittadinanza, per questo motivo i cittadini appartenenti alle associazioni di cui sopra non capiscono come un argomento così delicato di interesse pubblico (sicurezza sul lavoro e casi di malori dei lavoratori Avicoop) possa essere trattato in una commissione secretata. Da questa decisione si evince che gli amministratori della nostra città vogliono escludere i cittadini e i giornalisti dalla conoscenza diretta dei fatti e dalla partecipazione all’attività politico-amministrativa, per il timore di far nascere polemiche. La vicenda è drammaticamente significativa, il tutto fa supporre una complicità e un cedimento della politica dell’attuale maggioranza alle volontà del Gruppo Amadori: tenere tutto riservato ed evitare un confronto pubblico è un atteggiamento che, a nostro avviso, non favorisce la fiducia dei cittadini in vista delle prossime amministrative 2009. A questo proposito chiediamo che sia semplicemente applicata la legge già vigente e che le commissioni tutte (salvo i rari casi di cui sopra), siano pubbliche. Chiediamo inoltre che l’amministrazione si impegni concretamente a favorire la trasparenza, pubblicizzando sui quotidiani le convocazioni dei consigli e delle commissioni e permettendone anche la videoregistrazione, affinché siano accessibili a tutti (come già avviene per i comuni di Rimini, Riccione, Cattolica e Forlì). Sarebbe auspicabile che in futuro l’amministrazione coinvolgesse maggiormente le associazioni e i comitati alle scelte strategiche che riguardano la città e la salute dei cittadini.

Movimento Impatto Zero

Meetup di Cesena “Cesena s’ingrilla”

Comitato “Lasciateci l’aria per respirare”

Comitato “Le Vigne”

Tavolo Cesena

Clan-destino Forlì

Ass.Punto Zero Forlì

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