mercoledì 17 settembre 2008

Inquinamento alle falde di Pievesestina

Davide Fabbri, consigliere comunale dei Verdi nel comune di Cesena, mi comunica una grave situazione di inquinamento di terreni e di acque di falda che sembra si sia verificata presso l’Autoporto di Cesena, manifestando l'urgenza improrogabile di una immediata bonifica ambientale.

A seguito di rotture – avvenute nel dicembre del 2005 - alle condotte dell’impianto di distribuzione del carburante (inquinamento da combustibili e oli minerali), Arpa, Usl e Comune di Cesena, dopo aver imposto la bonifica dei terreni prevista per legge, non forniscono più pubblicamente alcuna notizia sulla situazione. A questa carenza di informazioni, supplisce il lavoro di indagine dei Verdi di Cesena, attraverso il consigliere comunale Davide Fabbri, il quale denuncia i ritardi della bonifica (non ancora effettuata) a quasi tre anni dall’inquinamento prodotto:

Dalle analisi effettuate, risulta una importante contaminazione, sia ai terreni che alle acque di falda; di particolare interesse vi è una contaminazione da piombo anche in punti molto distanti dalla sorgente dell’inquinamento; per questo motivo i campionamenti che sono stati effettuati non hanno permesso di delimitare l’area da bonificare e quindi da sottoporre a limitazioni.

L'inquinamento delle acque di falda è un grave problema che va risolto prontamente. I ritardi nella progettazione della bonifica sono un fatto altrettanto grave. Da quasi tre anni è stato accertato che le sostanze tossiche sono penetrate nel suolo e nelle falde acquifere; il piombo è un metallo pesante, una delle peggiori sostanze tossiche industriali.

Per queste ragioni, i Verdi di Cesena chiedono con urgenza la messa in sicurezza dell’area e la bonifica ambientale di tutta la zona. Chiediamo di accelerare i tempi sulla caratterizzazione del sito e sulla progettazione degli interventi di bonifica. Chiediamo agli enti competenti di provvedere affinché gli interventi edilizi previsti all’interno dell’Autoporto (che comportano movimentazione di terreno) possano essere attuati dopo la completa identificazione delle aree contaminate e relativa bonifica.

Saluti ecologisti. Cesena, 13 settembre 2008 Davide Fabbri

La storia alla fine, in tutte le parti di Italia, è uguale. Se una zona è inquinata e da bonificare, tanto vale costruirci qualcosa sopra.

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