venerdì 18 aprile 2008

Novità dal parlamento europeo in materia di rifiuti

Pochi giorni fa, la commissione Ambiente del Parlamento europeo ha adottato il rapporto, redatto dalla deputata Caroline Jackson (Regno Unito, Popolari), sulla proposta di una nuova direttiva quadro sui rifiuti. Sono stati adottati una serie di emendamenti presentati dal gruppo dei Verdi che, insieme a quelli presentati dal gruppo Socialista e dalla Sinistra Unitaria europea, rafforzano la prevenzione, il riutilizzo e il riciclo dei rifiuti.
Si è riusciti a non far considerare gli inceneritori, indipendentemente dal loro grado di efficienza energetica, come una forma di recupero. Siamo riusciti a sventare il tentativo fortemente voluto dalla Commissione e dalle lobby di far passare l’incenerimento come un processo virtuoso di recupero di energia e poter così accedere, come accade ancora in vari Stati membri tra i quali anche l’Italia, a soldi e incentivi che dovrebbero essere destinati alle vere energie rinnovabili.

Umberto Guidoni - parlametare europeo

Di particolare rilevanza è stata l'adozione di una gerarchia dei rifiuti, costituita da 5 livelli e con un ordine di priorità ben preciso. Gli Stati membri si devono impegnare per la prevenzione e la riduzione dei rifiuti, il riutilizzo, il riciclaggio (e altre forme di recupero fra cui NON l'incenerimento) e, ultima istanza, lo smaltimento finale dei rifiuti, purché avvenga in modo sicuro ed ecologico. Si ribadisce che l'incenerimento agisce come ultimo anello della catena per diminuire gli sversamenti in discarica, e non a monte della politica di gestione.

Altro successo è stato conquistato con la definizione di obiettivi di riduzione e di riciclaggio ben precisi: il 50% dei rifiuti domestici e il 70% di quelli delle costruzioni e degli industriali devono essere riciclati. Tra alcune settimane, il Parlamento europeo, riunito in sessione plenaria, dovrà definitivamente approvare la direttiva.

Come saprete, infine, la Corte di Giustizia europea ha condannato l'Italia per il mancato rispetto della normativa europea in materia di discariche: l'ennesima condanna che l'Italia subisce in materia ambientale. La Commissione monitorerà l'adeguamento del nostro Paese alla sentenza, in caso contrario ci sarà una procedura d'infrazione che prevede multe dai 10 milioni di euro in su.

1 commento:

  1. Beh, non c'e' che dire, siamo sempre ultimi in tutto.
    Ormai stiamo facendo collezione
    di sanzioni da parte della corte
    europea.
    Oltre alla gia' citata sentenza
    sulle discariche, bisogna aggiungere quella sulla legge Gasparri in merito alla stortura radio-televisiva, infine sembra che
    il 6 maggio sempre la corte di giustizia europea dovra' dare il
    verdetto sulla ormai vicenda rete4-europa7, solo per queste due sentenze si parla di 5 miliardi di euro che NOI dovremo pagare.....
    Sara' interessante vedere come il
    prossimo governo agira' per vanificare queste sentenze.
    Chi vivra' vedra'....

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