lunedì 20 agosto 2007

A sostegno dell'INTIFADA

E' possibile che in Italia, gente prima tifosa che cittadina, prima lavoratrice che persona, gente a cui vanno bene 25 condannati in parlamento, gente a cui gli si può propinare quasi di tutto, faccia tanta avversità a un locale cittadino? Per la rumorosità arrecata va tutta insieme in Comune per imporre una drastica soluzione? Sembra di sì, la sorte avversa è toccata all'INTIFADA, uno dei pochissimi circoli ARCI che fa anche della buona informazione oltre che buona musica e birra. Negli ultimi anni, ha sostenuto e dato voce ad iniziative bipartisan, ecologisti, provinciali, internazionali, ora però viene ripagato in questo modo.Non abito nei paraggi certo, ma sono una frequentatrice e non ho mai riscontrato rumorosità eccessiva, ma forse le mie orecchie sono meno delicate di altre, che ci vuoi fare. L'Intifada dovrà chiudere alla 22, è la sentenza perentoria del Comune che equivale a far chiudere il locale o metterlo in serie difficoltà e quindi prossimo alla chiusura. Nulla sono valse le dichiarazioni di Davide Fabbri dei Verdi di Cesena che ha promosso un dialogo tra il locale e l'amministazione, speriamo siano ascoltate in futuro. Intanto c'è da vivere ed aver paura, magari la prossima volta, la sorte avversa sarà verso chi vorrà fare una manifestazione in piazza, magari popolare, dovrà stare attento a farla in silenzio, se la fa di sera, potrebbe riscontrare le lamentele della gente. Bei tempi quelli in cui ci si sdegnava e si facevano proteste per la diseguaglianza o il diritto al voto.

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