mercoledì 11 luglio 2007

Hera e i bilanci di sostenibilità

Il gruppo HERA pubblica annualmente un resoconto dettagliato sull'energia elettrica prodotta direttamente nei propri stabilimenti, energia che può riversare in rete accedendo a norma di legge ai cosidetti "finanziamenti per le fonti rinnovabili e assimilate". Si tratta dei famigerati CIP6 che, pur essendo stati ora aboliti per le fonti assimilate, restano tuttavia in vigore come diritto acquisito per chi (come hera) ne ha fatto incetta nei tempi di vacche grasse. Leggete attentamente i dati ufficiali hera sulla produzione di energia elettrica nel 2006. Non trovate all'interno qualcosa di strano ? Un piccolo indizio... sul manifesto per l'ambiente di hera si può leggere:

Hera si contraddistingue per l'utilizzo di fonti che minimizzano l'impatto ambientale e le emissioni in atmosfera di inquinanti...

Poi subito sotto c'è una tabella che mostra come sono state ripartite, negli ultimi tre anni, le quote di produzione energetica secondo i vari comparti.

Potenza elettrica HERA ottenuta per termovalorizzazione:
  • 2004 --> 158.360 kW
  • 2005 --> 260.467 kW
  • 2006 --> 306.074 kW

Credo che qualsiasi commento a questo punto sia superfluo, l'unica strategia che si evince (nel pomposamente dichiarato rispetto dell'ambiente) è INCENERIRE, INCENERIRE, INCENERIRE. Il porta a porta sottrae rifiuti, pertanto sottrae energia "pulita" o sedicente tale a chi ne trae legalmente profitto. Comportamenti se vogliamo leciti, ma che tutto ciò sia anche dichiaratamente indicato come politica virtuosa per migliorare l'ambiente mi sembra veramente troppo. Non stupiamoci quindi se in certi ambienti politiche davvero virtuose come la raccolta Porta a Porta non siano viste di buon occhio. Nelle tabelle che trovate quì e quì si riconosce anche come, al contempo, l'impegno di Hera nello sfruttamento del biogas, dell'idroelettrico, del solare fotovoltaico, sia aumentato di una quota pressochè simbolica, se non diminuito. Alla faccia dei bilanci di sostenibilità!


P.S. Ho telefonato ad un operatore Hera per avere lumi sulla appena varata norma secondo la quale potrei comprare energia direttamente da Hera bypassando completamente Enel, mi hanno risposto che loro non fanno allacciamenti a soggetti privati e che si occupano solamente, nel caso di stipula di un contratto residenziale, di riscuotere la tariffa. Praticamente paghi loro anzichè enel, ma tutto resta uguale. La solita liberalizzazione all'italiana.

3 commenti:

  1. Circa l'acquistare energia da Hera o da qualsiasi altro operatore inevitabilmente finisce come per il telefono ... i "fili" che arrivano a casa tua bene o male sono e restano dell'ENEL che ne deve curare anche manutenzione e ripristino in caso di guasto quindi sulla bolletta che pagherai inevitabilmente ci sarà una quota che il tuo fornitore girerà ad ENEL per il "trasporto".

    Quando inizieremo a vedere le linee ENEL puntellate dall'agricoltore ed a 1,5 metri da terra (se non stese) iniziamo pure a preoccuparci perchè mentre con il telefono al massimo usiamo il cellulare o incespichiamo nel cavo, con la "luce" è buona se non muoriamo fulminati toccando i conduttori :-)

    Per il porta a porta è una bella osservazione quella che fai ma ricordiamoci comunque sempre che non produrre i rifiuti è la scelta migliore ... ma il titolo del blog non lascia adito a dubbi :-)
    Saluti radiosi

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  2. C'è una differenza sostanziale rispetto al telefono.
    Se fai un contratto con un operatore telefonico il servizio di connettività è generalmente a carico dell'operatore con cui fai il contratto, (solo il famoso ultimo miglio o doppino è comunque quello telecom, fastweb e tiscali ad esempio hanno le loro linee dedicate).
    Se invece fai un allacciamento utilizzando un operatore concorrente come HERA, costui non ti vende realmente l propria energia! Semplicemente fa da passacarte e l'energia che usi viene sempre e comunque dalla rete elettrica nazionale. Ti fanno credere che se aquisti da un certo operatore hai magari energia rinnovabile, invece non cambia assolutamente nulla.

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  3. Quì possiamo fare come vogliamo ma per portare la "luce" serve del rame o dell'alluminio in un cavo diversamente dal telefono che può essere anche via ponti radio o satellite.

    Se fai un contratto cosidetto verde dovresti acquistare energia che il tuo fornitore si impegna a produrre o ad acquistare con una fonte rinnovabile; poco importa se poi in realtà la tua energia in quel momento arriva dalla centrale nucleare francese e poco si può fare per fare diverso.
    Il passacarte serve in questo caso per essere certi che la tua energia sia realmente prodotta in modo rinnovabile e quì subentra la serietà del passacarte... ma questa è un'altra storia.
    Liberalizzare l'ultimo miglio non serve assolutamente a nulla se non a moltiplicare le inefficenze ed i menefreghismi (cedasi alcune linee telecom che, esendo stati rotti i pali normali, sono state attaccate direttamente dagli utenti a delle piante o ad altre cose.

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