venerdì 29 giugno 2007

INCENERITORE FORLI: Consiglio di stato respinge sospensiva clan-destino

Vogliamo dare spazio ad una notizia del 27 giugno che riguarda la salute di tutti noi romagnoli, purtropppo anche il Consiglio di Stato ha rigettato l’istanza cautelare promossa tra gli altri dall’Associazione Clandestino contro la realizzazione dell’Impianto di termovalorizzazione di rifiuti solidi urbani in Forlì, situato a Coriano. Questa è la seconda bocciatura in sede giudiziaria delle richieste dell’Associazione Clandestino e degli altri oppositori al progetto, in quanto il Tar aveva già dichiarato inammissibile per carenza di legittimazione attiva il loro ricorso. L'impianto è già in costruzione e prevede il raddoppio della capacità di smaltimento da 60mila a 120mila tonnellate l'anno. Clan-destino da anni oramai si batte contro tale costruzione poichè considerata inopportuna, l'associazione - lo ricordiamo - si è da sempre opposta alla sua costruzione in quanto rispetto al PPGR (Piano Provicniale Gestione Rifiuti) che prevede una riduzione della produzione dei rifiuti per rientrare nelle direttive europee, non è stata attuata nessuna pratica di Raccolta Differenziata a Forlì atta alla diminuzione dei rifiuti e che quindi abrebbe potuto rendere inopportuna la costruzione del 3° forno inceneritore. Recentemente l'associazione ha presentato una proposta di conversione di tale impianto in un centro di riciclaggio dei rifiuti invece che di incenerimento. Consideriamo che la cosa veramente triste di questa vicenda, oltre al danno ambientale e sanitaro che oramai tutti gli scienziati confermano e che solo gli amministratori comunali continuano ad ignorare, sia la totale assenza di ascolto dell'amministrazione dei cittadini che con ben 17.000 firme presentate non sono stati mai ricevuti dal Sindaco Nadia Masini, non si è mai aperto un tavolo di discussione comune per concordare una mediazione tra gli interessi del Comune (che dovrebbero essere quelli del cittadino) e quelli della popolazione (che purtroppo non sono quelli del Comune). La costruzione di tale impianto riguarda tutti i cittadini e la provincia e dovrebbe essere concordata in accordo fra tutte le parti che le rappresentano. La chiusura totale di questo dibattito da parte del Comune è il segnalo chiaro che la politica è fatta da personalismi egoistici ed è lontana anni luce dal suo significato più vero. Noi del MIZ utilizzeremo tutte le nostre risorse affinchè a Cesena si attivi la Raccolta Differenziata domiciliare e un dibattito democratico con l'amministrazione, che ci auguriamo, non ricalchi lo stile di quella forlivese.

Aggiornamento: In realtà il contenuto dell’articolo non è esatto. Il Consiglio di Stato ha respinto la sospensiva dei lavori, quindi il ricorso continua il suo percorso ma i lavori all’impianto continueranno. Leggete altre informazioni quì.

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