giovedì 22 marzo 2007

[Osservatorio MIZ] Pollo Amadori: Misteriosi malori ai lavoratori

Stabilimento amadori Avicop di San.Vittore. Corrono insistenti le voci rispetto a diversi infortuni sui luoghi di lavoro all’interno dell’Azienda Amadori. Recentemente (i primi casi sono accaduti l’8 di marzo) diversi lavoratori (sei, sette lavoratori) del nuovo reparto taglio tacchini sono finiti al Pronto Soccorso dell’Ospedale Bufalini, accusando situazioni di malessere (male alla testa, gola secca, trachea irritata, irritazione agli occhi, bruciore alle narici, vomito). Gli operai sono stati poi dimessi dall’ospedale Bufalini e dopo tre giorni di malattia sono tornati sul posto di lavoro. Sono stati fatti diversi accertamenti che non hanno portato ancora alla conoscenza delle cause dell’evento nocivo per i lavoratori; le verifiche sono partite dalla società Amadori, Carabinieri, Vigili del Fuoco, Dipartimento Sanità Pubblica dell’Azienda USL, della Medicina del Lavoro, coinvolgendo i rappresentanti dei lavoratori della sicurezza e i Sindacati. E’ bene rammentare che la sicurezza e la salute sui posti di lavoro va garantita sempre e comunque, e una Amministrazione Comunale attenta a questi temi ha l’obbligo di vigilare sulla correttezza dei datori di lavoro nello svolgimento delle attività produttive. Il fatto che a quasi 2 settimane dall’accaduto nulla di ufficiale è trapelato per quanto riguarda le cause, per una istituzione come l’amministrazione comunale, per un datore di lavoro del calibro di Amadori, è inaccettabile. Al primo posto deve sempre esserci la salvaguardia della salute dei lavoratori e la prevenzione degli infortuni. Si possono solamente ipotizzare alcune cause relative alle esalazioni nocive del reparto taglio tacchini dell’Azienda Amadori. Pare che i lavoratori siano finiti al Pronto Soccorso per aver subito esalazioni nocive provenienti dalle caditoie e dai tombini interni al reparto. Si ipotizzano disfunzioni al depuratore interno all’Azienda; scarichi malsani dell'impianto fognario; utilizzo di detergenti e detersivi nocivi per lavaggio e pulizia degli ambienti; miscela di tutti questi suddetti elementi come fonti di rischio. si chiede al Sindaco, massima autorità sanitaria comunale, di fare chiarezza sull’accaduto, di sapere esattamente il risultato delle indagini svolte, in maniera tale da conoscere dettagliatamente le cause degli infortuni arrecati ai lavoratori ed evitare il ripetersi di fatti simili in futuro.

Tratto da una interpellanza che il capogruppo dei Verdi, Davide Fabbri, ha inviato al sindaco di Cesena in data 21 Marzo 2007

--Davide Fabbri, Consigliere comunale dei Verdi

2 commenti:

  1. se devo essere onesto credo l'amadori sia, anche alla luce della crisi che ci affligge, l'unica azienda che da lavoro alle famiglie e in continua crescita

    RispondiElimina
  2. Se lo stato di necessità fosse l'unica variabile da considerare, può passare in buona luce anche chi riduce in schiavitù o chi inquina l'ambiente oltre ogni limite. Ma che ragionamento è ?

    RispondiElimina

Lascia un tuo commento se desideri contattare l'autore del post o discuterne il contenuto. Ricorda che sebbene la censura non piaccia a nessuno e i commenti non siano moderati mi riserberò il diritto di cancellarli qualora il contenuto sia volgare, irrispettoso, diffamante, off-topic, o semplicemente inappropriato.